Castello di Monsanto

Due sono i luoghi del Castello di Monsanto che catturano ogni visitatore per il fascino e la magia che si percepisce: la collina del Poggio e la cantina storica. Riuscire a trasmettere almeno un decimo delle emozioni che si provano visitando la cantina Monsanto è molto difficile. Gli aromi, gli echi, i silenzi, gli strati di muffe nobili ne fanno un luogo unico che merita almeno una visita. L’azienda ha origine da qui. Così, da una salita sul Poggio e da una discesa in cantina, è nata per la prima volta l’idea di fare un Cru nel Chianti Classico. Era il 1962 quando furono prodotte le prime 6.000 bottiglie del Chianti Classico Riserva Il Poggio. Dei 72 ettari coltivati a vigneto, tra i 260 e i 310 metri s.l.m., 56 ettari sono a Sangiovese, il vitigno in cui l’azienda ha creduto profondamente fin dall’inizio. I cloni di Sangiovese presenti nei vigneti provengono da una selezione massiva di viti presenti nel vigneto Il Poggio, “la madre” di tutti i vigneti di Monsanto. In piccola percentuale sono poi presenti i due vitigni storici del Chianti Classico: Canaiolo e Colorino.