Il Baggiolo

Baggiolo produce succhi, composte e salse a base di frutta a 1400 metri di altitudine. Nei loro prodotti mettono tutto il loro amore per la natura e la vita sana, e il loro legame con il territorio unico. L’Appennino è sempre stato una terra di confine, non solo in senso geografico. Vivere sopra i 1000 metri di altitudine significa cambiare prospettiva. Il rispetto per la natura, la passione per la terra, la ricerca di una vita sana e di un’alimentazione naturale sono sentimenti che in montagna sono più forti, più tenaci.
Ovunque, i villaggi di montagna sono terre di avventura e di grandi storie familiari. All’Abetone i boschi e le cime innevate raccontano di grandi campioni dello sci, ma nelle brughiere d’alta quota il protagonista indiscusso delle storie è il mirtillo selvatico, che qui si raccoglie da sempre in grandi quantità.
Così è iniziata la storia del Baggiolo, a 1400 metri di altitudine, con Leandro e Marilena che, negli anni Ottanta, hanno aperto un piccolo laboratorio per lavorare i frutti del sottobosco. Inizia la produzione delle prime marmellate e dei primi succhi di frutta, seguendo le ricette tramandate di generazione in generazione. Da sempre vengono scelte solo le migliori materie prime, lavorate da mani sapienti che sanno dare la giusta spalmabilità alle marmellate, rendendole facili da spalmare sul pane. Sebbene il mirtillo selvatico rimanga il loro frutto preferito, nuovi prodotti vengono continuamente sviluppati con fantasia: composte, succhi di frutta ricchi di vitamine, frutta sciroppata e liquori si aggiungono alle ricette tradizionali, completando un’offerta che soddisfa sempre il desiderio di novità dei clienti.
Nel 1998 sono stati tra i primi in Toscana a introdurre la produzione biologica certificata.
Ogni fase della produzione è controllata secondo regole dettate dalla ricerca assoluta della qualità.
Oltre alle confetture, al baggiolo sono attenti alla produzione e alla lavorazione di altri prodotti tipici del Monte Abetone, come i funghi porcini