Renzo Marinai

Renzo Marinai
La tenuta Renzo Marinai, chiamata San Martino a Cecione, prende il nome dall'antica chiesa di San Martino situata nelle vicinanze. La struttura più antica della fattoria è una torre di avvistamento risalente al 1163 d.C., che faceva parte delle difese dei fiorentini contro i loro tradizionali nemici, i senesi. Renzo Marinai stesso ha rilevato la tenuta nel 1996 e, con il supporto dell'enologo Giovanni Cappelli, ne ha completamente riorganizzato le attività, convertendola in un'azienda agricola interamente biologica. Si è trattato di un passo logico, dato che l'azienda era stata a lungo gestita secondo principi naturali e biodinamici. La tenuta si estende su circa 33 ettari, di cui poco più di otto coltivati a vigneto. Il terreno è ondulato, con altitudini comprese tra i 350 e i 500 metri sul livello del mare. Il suolo è marnoso, perfetto per il Sangiovese, poiché consente un buon drenaggio e lo sviluppo di radici profonde. Dopo l'arrivo di Renzo Marinai a San Martino, un Cecione nel 1996, sono stati progettati e piantati nuovi vigneti e i tradizionali muri a secco sono stati meticolosamente ricostruiti per riflettere l'aspetto che il terreno aveva avuto per secoli. Successivamente, sotto la guida di Tom Heidman, nel 2014/15 sono stati piantati più di due ettari di nuovi vigneti e sono stati costruiti molti nuovi muri a secco. Tra i vitigni a bacca rossa oggi coltivati spicca il Sangiovese, varietà simbolo della Toscana. Seguono il Cabernet Sauvignon e una serie di varietà autoctone tra cui Foglia Tonda, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Mammolo e Pugnitello.



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